Come uscire dalla dipendenza affettiva
By: Michela
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Come uscire dalla dipendenza affettiva
Dipendenza affettiva e nuove dipendenze
In questo articolo ti spiego come uscire dalla dipendenza affettiva. La dipendenza affettiva (Love Addiction) rientra nelle nuove dipendenze (New Addictions), ovvero quelle dipendenze senza sostanza. Ne sono esempi la dipendenza da internet, da lavoro, da telefono cellulare, lo shopping compulsivo, il gioco d’azzardo o la dipendenza da sesso.
Sebbene non esista una definizione univoca, la dipendenza affettiva può essere definita come “un bisogno compulsivo della relazione con l’altro, che persiste nonostante conseguenze avverse” (Reynaud et al. 2010).
Dipendenza affettiva: come riconoscerla
Un primo passo per uscire dalla dipendenza affettiva è capire come riconoscerla.
La dipendenza affettiva non figura nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) come diagnosi specifica. Tuttavia c’è abbastanza letteratura per ritenere che si tratti di un disturbo con caratteristiche specifiche (Costa et al., 2021).
Vari autori concordano sul fatto che la dipendenza affettiva si caratterizzi per:
- Aspetti di dipendenza comportamentale
- Difficoltà nel controllo degli impulsi
- Tratti ossessivo-compulsivi
- Ipomania o instabilità emotiva
- Problemi nel sistema di attaccamento
- Comportamenti di ricerca di ricompensa
E’ opportuno fare diagnosi differenziale con i disturbi di personalità come il disturbo borderline o il disturbo dipendente di personalità. Questi sono noti per avere un forte impatto sulla vita relazionale della persona, ma non solo rispetto le relazioni d’amore (Sanches e John, 2019).
Dipendenza affettiva: cause
Tra le possibili cause della dipendenza affettiva c’è il rapporto del bambino con i genitori. I genitori fungono da modelli di relazione (funzionali o disfunzionali) sia rispetto al modo in cui si relazionano con il bambino, sia rispetto al modello di coppia adulta che rappresentano.
Molte teorie psicologiche, come la teoria dell’attaccamento di Bowlby (1982), o la teoria della relazioni oggettuali di Melanie Klein (1988), definiscono le modalità di relazione interiorizzate dal bambino già dall’infanzia.
I modelli relazionali sperimentati nelle relazioni precoci vengono associati all’idea di cura e amore e tendono ad essere riprodotti inconsapevolmente come copioni anche nel caso di traumi, maltrattamenti, trascuratezza o abusi.
Non è insolito che il dipendente affettivo provenga da famiglie problematiche e in terapia si accorga di come il partner presenti caratteristiche “familiari”, sovrapponibili a quelle di uno dei due genitori.
Dipendenza affettiva maschile
La dipendenza affettiva maschile è un dramma nascosto e socialmente meno accettato. Se sei un uomo o un ragazzo che soffre di dipendenza affettiva potresti vergognarti a parlarne ed essere restio a chiedere aiuto.
Le origini della dipendenza affettiva maschile a volte si ritrovano nel rapporto sperimentato nell’infanzia con la madre: Sia la carenza sia l’eccesso di attenzioni e cure possono produrre effetti negativi.
Per esempio, una madre iperprotettiva potrebbe portare il figlio ad instaurare un rapporto di dipendenza con le figure femminili. All’estremo opposto, una madre trascurante o rifiutante potrebbe indurre il figlio adulto alla ricerca di un risarcimento rispetto al senso abbandono e rifiuto sperimentati nell’infanzia.
Dipendenza affettiva e dipendenza da sostanza
Griffiths (2005) ha rilevato queste sei somiglianze tra dipendenza affettiva e dipendenza da sostanza:
- Salienza: l’amore per l’altro diventa la parte più importante della vita della persona. I suoi sentimenti, pensieri e comportamenti sono orientati verso la persona-sostanza.
- Tolleranza: l’assenza o la mancanza dell’altro vengono tollerati sempre meno. Si sente il bisogno di trascorrere sempre più tempo con l’altro e ci si pensa sempre più spesso.
- Modificazione dell’umore: stare con l’amato o pensarlo produce soddisfazione e benessere e diventa un modo per affrontare i propri disagi emotivi.
- Ricaduta: si ha difficoltà a ridurre il tempo trascorso con la persona amata e si fatica a smettere di vederla e/o pensarla.
- Astinenza: quando non si è con la persona amata si provano sintomi di astinenza fisici e/o psicologici (es. frustrazione, irritabilità, ansia, nausea e crampi allo stomaco).
- Conflitti: l’amore per l’altro interferisce con tutte le aree di vita della persona come il lavoro e l’istruzione, si impoveriscono e diradano via via gli altri interessi, amicizie, attività e hobby.
La relazione con il partner-sostanza
Nella relazione con il partner si susseguono diverse fasi, che ricordano l’evoluzione del rapporto di una persona con una sostanza che crea dipendenza. Per questo mi riferisco al partner come “partner-sostanza“.
Negli stadi iniziali della relazione romantica, l’amato produce sensazioni di benessere, soddisfazione e ricompensa.
Tuttavia, col proseguire della relazione, si instaura una vera e propria dipendenza, in cui la presenza del partner diventa sempre più necessaria per preservare il proprio equilibrio psicologico. La paura intensa di poter perdere l’altro può produrre sintomi depressivi o sensazioni intense di ansia e disperazione.
Quando si verifica l’effettiva perdita del partner-sostanza, il dipendente affettivo potrebbe persistere nel tentativo di riaverlo oppure passare rapidamente ad un nuovo partner con cui ripetere la stessa dinamica relazionale disfunzionale (Sanches e John, 2019). Quindi come uscire dalla dipendenza affettiva?
Dipendenza affettiva e cervello
Per capire come uscire dalla dipendenza affettiva può aiutare la conoscenza di ciò che avviene nel cervello e dei meccanismi che mantengono attiva la dipendenza. Cosa avviene nel cervello del dipendente affettivo?
Studi di Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) mostrano che l’amore passionale e romantico è associato all’attivazione di aree cerebrali associate al sistema di ricompensa come l’area segmentale ventrale, lo striato, la corteccia orbito-frontale e la corteccia cingolata.
Ricevere un rifiuto da parte della persona amata, invece, produce una iper-attivazione del nucleus accumbens, un’area nota per essere associata alla dipendenza da cocaina durante il craving, ovvero quando si desidera intensamente la sostanza (Fisher et al., 2010).
Amore romantico sano o dipendenza?
La differenza tra un amore romantico sano e la dipendenza affettiva non è semplice da delineare in modo chiaro, e potrebbe trattarsi di esperienze in parte simili (Sanches e John, 2019).
Alcuni autori hanno suggerito una differenza quantitativa. Per esempio è frequente per gli innamorati dirsi frasi come: “Non posso vivere senza di te”, sperimentare emozioni intense e un forte desiderio di stare assieme. Inoltre, la fine di qualunque relazione provoca sofferenza, senso di lutto e perdita. La differenza potrebbe stare quindi nella diversa intensità di esperienze qualitativamente simili.
Altri autori hanno suggerito invece una differenza qualitativa, sottolineando come la dipendenza affettiva sia più pervasiva, si associ a maggior perdita di controllo, abbia un impatto negativo sulla vita dell’individuo, e compaia spesso associata ad altre forme di dipendenza (es. dipendenza da sesso o gioco d’azzardo).
Dipendenza affettiva: sintomi
Potresti soffrire di dipendenza affettiva se ti riconosci nei seguenti sintomi.
Possibili segnali di dipendenza affettiva
- Ti accorgi che la tua vita non è più tua
- Non provi reale interesse per te stesso e la tua vita
- La tua vita ruota attorno a un’altra persona
- Vivi una relazione sbilanciata in cui dai più di quanto ricevi
- Hai costante paura di perdere l’altro
- Ti rendi sempre sempre disponibile
- Fatichi a dire di no e stabilire confini sani col partner
- Ti senti costantemente in ansia e in pericolo
- Il minimo indizio scatena pensieri catastrofici e di perdita
- Provi angoscia intensa anche solo se l’altro tarda a rispondere ad un messaggio
- La presenza dell’altro non è mai abbastanza, indipendentemente da quanto lo vedi
- A volte senti che l’altro ti manca anche mentre è lì con te
- Sei costantemente insicuro dell’amore che l’altro prova per te
- Sperimenti senso di colpa, rabbia, gelosia o altre emozioni intense
- Fatichi a concludere la relazione anche se ti causa sofferenza
Dipendenza affettiva sintomi fisici
La dipendenza affettiva può comportare anche una serie di sintomi fisici tra cui problemi digestivi, respiratori, posturali, immunitari e altri ancora. Sono frequenti sintomi come nausea, inappetenza, gastrite o crampi allo stomaco, ma anche stanchezza, spossatezza, insonnia e sintomi tipicamente ansiosi. In assenza dell’altro potresti sperimentare una sensazione di vuoto o di dolore psicologico così intenso da provare un dolore quasi fisico.
Dipendenza affettiva: come uscirne
Puoi uscire dalla dipendenza affettiva seguendo questi steps:
- Ammetti la dipendenza
- Riconosci il tuo valore
- Scopri chi sei senza il partner-sostanza
- Rimetti te stesso e i tuoi bisogni al centro
- Ascoltati e osservati dall’interno
- Accetta sentimenti ed emozioni difficili
- Riconosci i copioni relazionali disfunzionali
- Decidi cosa ti aspetti da te e scrivilo
- Impara come gestire i momenti di stress, vuoto e noia
- Prepara un piano per quanto sentirai la mancanza dell’altro
- Impara a direi di no e stabilire confini sani
- Scegli di investire in relazioni in cui c’è reciprocità
- Se necessario segui un percorso di psicoterapia
Psicologa a Verona: curare la dipendenza affettiva
Per curare la dipendenza affettiva puoi rivolgerti a una Psicologa Psicoterapeuta a Verona. La relazione col terapeuta è una relazione curativa in cui riparare le proprie ferite relazionali.
Il terapeuta funge da contenitore emotivo, consente di sperimentare un luogo e un attaccamento sicuri. Offre una relazione in cui sviluppare la propria fiducia nell’altro, mantenendo il proprio senso di responsabilità e di libertà.
Se pensi di soffrire di dipendenza affettiva contattami qui. Sono pronta a riceverti presso il mio studio “Psiche in Movimento” a Verona, zona Borgo Roma e online. Scopri come uscire dalla dipendenza affettiva, smettila di soffrire inutilmente e scegli di vivere la vita che meriti e desideri!
Vuoi vivere la vita che meriti e desideri oltre la dipendenza affettiva?
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Dottoressa Michela Malfatti
PhD Psicologa Psicoterapeuta
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Testo protetto da copyright, vietata la riproduzione anche parziale (legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche).
Bibliografia:
Bowlby, J. (1982). Costruzione e rottura dei legami affettivi. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Canovi, A.G.(2022). Di troppo Amore: Fuori dal labirinto della dipendenza affettiva. Milano: Sperling & Kupfer.
Costa, S., Barberis, N., Griffiths, M.D. et al. (2021). The Love Addiction Inventory: Preliminary Findings of the Development Process and Psychometric Characteristics. International Journal of Mental Health and Addiction, 19, 651–668. https://doi.org/10.1007/s11469-019-00097-y
Fisher, H.E., Brown, L.L., Aron, A., Strong, G., Mashek, D. (2010). Reward, addiction, and emotion regulation systems associ- ated with rejection in love. Journal of Neurophysiology, 104, 51–60, http://dx.doi.org/10.1152/jn.00784.2009
Griffiths, M. (2005). A ‘components’ model of addiction within a biopsychosocial framework. Journal of Substance Use, 10, 191–197.
Reynaud, M., Karila, L., Blecha, L., Benyamina, A. (2010). Is love passion an addictive disorder? American Journal of Drug and Alcohol Abuse, 36, 261–267.
Sanches, M., John, V. P. (2019). Treatment of love addiction: Current status and perspectives. Treatment of love addiction: Current status and perspectives. European Journal of Psychiatry, 33, 38–44.
Segal, H. (1998). Introduzione all’opera di Melanie Klein. Firenze: Martinelli-Psycho.